Oggi ci trasferiamo in Emilia, camminando in un ambiente estremamente particolare dal punto di vista geologico. Le cascate di Labante e le grotte di Soprasasso sono un’attrazione che attira centinaia di visitatori tutti gli anni e che ci lasceranno a bocca aperta.
Il ritrovo è al parcheggio delle cascate, che raggiungiamo in pochi minuti di facile percorso pedonale: le cascate di Labante (e le grotte annesse) derivano da un fenomeno carsico che, anziché scavare la roccia, deposita calcite e altre sostanze, che nel tempo si pietrificano formando travertino. Dopo aver ammirato questo spettacolare fenomeno geologico (e fatte le foto di rito) ci incamminiamo per un comodo sentiero pianeggiante che ci porta fino alla chiesa di Santa Maria di Labante; da lì si scende fino a raggiungere il torrente Aneva (che dovremo guadare) passando accanto al molino di Santo Stefano. Da qui il sentiero diventa strada sterrata carrabile fino ai resti di quel che era l’abbazia di Labante, un enorme edificio di cui ora si intravede solo qualche pietra.
L’itinerario ora prosegue su sentiero, inoltrandosi fra boschetti misti di aceri, roverelle e cornioli, fino a raggiungere ancora il torrente, che attraverseremo di nuovo in maniera un po’ “wild”. Adesso tocca salire fino a raggiungere la strada asfaltata che attraverseremo, per poi scendere nella vallata che guarda il fiume Reno. Raggiungiamo la bellissima Cà Torziano (dove è possibile fare acqua ad una fonte di acqua freschissima) per poi proseguire lungo il sentiero che ci porta fino alla base delle grotte di Soprasasso.
Ora inizia un’altra salita che ci porta in quota, poi il sentiero si stende e viaggia praticamente in piano (e in alcuni tratti leggermente esposto… occhio a chi soffre un po’ di vertigini!) fino a toccare in successione le Grotte di Soprasasso: lungo l’affioramento si osservano tipiche forme di degradazione tipo “tafoni”, marcatamente rientranti, dovute all’azione aggressiva dell’acqua di condensazione. Ci concediamo una pausa pranzo godendo della vista sulla valle del Reno, per poi riprendere il cammino e raggiungere la strada asfaltata che ci porta sopra il promontorio roccioso che ospita le grotte.
Il cammino prosegue inoltrandosi lungo un piacevole e ombreggiato sentiero in mezzo al bosco, fino a raggiungere ancora una volta il torrente Aneva (che superiamo grazie ad un ponticello di legno): ancora un piccolo sforzo e l’itinerario si conclude nuovamente alle cascate di Labante.
ITINERARIO: Cascata di Labante – Molino di Santo Stefano – grotte di Soprasasso – Molino di Corba – cascate di Labante
PASTO: Al sacco
EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO: scarponi da trekking impermeabili, pantaloni preferibilmente lunghi, pile leggero, giacca impermeabile o k-way, cappellino o bandana, occhiali da sole, crema protettiva, torcia elettrica o pila frontale (solo per escursioni serali/notturne), zainetto sufficientemente capiente, acqua (min. 1 litro), ricambio completo da tenere in auto
GUIDA: Riccardo Raggi, Guida Ambientale Escursionistica (abilitato L.R ER 4/2000, professionista L.4/2013, iscritto al registro Italiano delle Guide Ambientali Escursionistiche al n° ER206, dotato di Assicurazione RC, si rilascia regolare ricevuta fiscale).
N.B. Per motivi di sicurezza o in caso di maltempo il percorso, stabilito e comunicato al momento della conferma della prenotazione, potrà subire variazioni senza preavviso e ad insindacabile giudizio della Guida.
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